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Informazione e giornalismo

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  1. ingggiaco
     
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    Riporto di seguito alcune brevi considerazioni sull'informazione/giornalismo secondo la mia esperienza personale.

    Caratteristiche di internet:
    - velocità di diffusione delle informazioni oltre i confini geografici (limitazioni dovute ad altri fattori quali lingue o diversi alfabeti);
    - confusione fra lettori e scrittori, motivo per cui un'informazione diffusa di bocca in bocca passa attraverso personale non esperto, non iscritto all'ordine dei giornalisti, incapace di verificare le informazioni e senza riportare il link originale (fumosità del giornalismo amatoriale); si ha in generale una confusione fra l'opinionismo ed il giornalismo, diversamente dal rapporto passivo che si instaura con mezzi quali giornali e televisioni;
    - diversi meccanismi di diffusione delle informazioni (per esempio in funzione dello scalpore suscitato) e diverse vie di comunicazione o strade di incanalamento dei contenuti;
    - approccio totalmente disinibito da parte dei soggetti più disparati a rendere disponibili nel web le informazioni più preziose riguardo ad eventi di notevole importanza.

    Quindi si evidenzia la necessità di comprendere come distinguere ciò che è reale da ciò che pura invenzione o errore/opinionismo/bufala:
    - comprensione della fenomenologia troll;
    - comprensione dei meccanismi di diffusione dell'informazione al variare dello scalpore/interesse suscitato (diffusione lenta amatoriale via blog, forum o social, diffusione attraverso nuclei rinomati di informazione, effetto tsunami, effetto annacquamento per eccesso di fonti);
    - individuazione della fonte primaria che ha portato in internet la fonte;
    - distinzione dei meccanismi di alterazione ("rumore di fondo" dell'informazione quasi fosse un errore di una misura statistica)
    - diversi metodi di ricerca, analisi e verifica dell'informazione;
    - capacità di valutare l'importanza di un'informazione contenuta in un ambiente (scritto, archivio, contenuto multimediale) e di applicazione dell'informazione in un dato campo.


    Non mi dilungo su tutti questi aspetti in questo luogo, tuttavia accenno alle due principali filosofie di ricerca di informazioni in internet:
    - Facebook;
    - Google.
    Facebook è un social network, che con le adeguate conoscenze linguistiche permette di contattare chiunque in un dato luogo, individuandolo per nome e cognome.
    Tramite Facebook è possibile fare interviste via skype e raccogliere informazioni dirette di un evento.
    Il metodo di ricerca che preferisco, immenso per varietà e per niente classico, è Google.
    Google è un motore di ricerca, ovvero dato l'universo dei siti web, google è la rete, il teletrasporto che permette di sbarcare su ognuno di questi mondi ricco di interi archivi di informazioni.
    Ogni motore di ricerca definisce una rete del web secondo determinate regole di funzionamento, così come i risultati ottenibili con medesimi termini di ricerca possono differire anche di molto.
    Tuttavia Google ha due caratteristiche di pregio: un particolare algoritmo di indicizzazione delle informazioni che permette di disegnare una delle migliori reti del web-universo; alcuni dei migliori spider mai esistiti capaci di indicizzare le informazioni più nascoste.
    Quindi si evidenzia come il ricercatore di informazioni ha di fronte un archivio spropositato che non potrà mai valutare appieno nel tempo scarso a sua disposizione davanti ad un computer.
    Parte della bontà delle ricerche dipende dal tempo che può dedicare, parte dalla bontà del motore/tecnica di ricerca (migliore è la tecnica, meno tempo dovrà dedicare per arrivare in un dato pianeta del web-universo), parte è dovuta alla capacità di saper valutare velocemente le informazioni preziose in un dato sito dove è giunto.

    Ma ciò che può rendere geniale una ricerca non è utilizzare semplicemente google, bensì utilizzare sapientemente google o, meglio ancora, emulare la filosofia di ricerca dell'algoritmo di google.

    Sia l'uso di tecniche di ricerca simili a Google che l'uso di Facebook soffrono di un problema che potrebbe essere definito l'ictus della rete internet.
    Infatti l'universo del web è in forte espansione... ma se lo paragonassimo ad un cervello fatto dell'attività di milioni di individui pensanti,i scopriremmo che ogni mese pur espandendosi perde anche molti blog e server, chiusi o cancellati o con autori che smettono di pubblicare articoli o svolgere qualsiasi attività che preveda l'inserimento di nuove informazioni nel web.
    Questo è paragonabile alla morte di alcune aree cerebrali, o ictus e impedisce a chi cerca di raggiungere informazioni preziose sempre e comune.
    L'esempio classico potrebbe essere rappresentato dai video dell'Aegis.co.uk, video che fecero scalpore, articoli di critica che ancor oggi sono disponibili nel web, mentre il sito dell'autore di quei video è stato cancellato dalla rete, assieme alle informazioni basilari per la comprendione dei video.

    Le due idee geniali alla base di Facebook e Google sono:
    Facebook
    L'identità di un individuo è data da un insieme di tre fattori: il suo nome e cognome (legato allì'IP del computer ed al contratto ADSL), la sua attività social (acquisti, marchi, aziende, foto delle vacanze ove applicare l'algoritmo che riconosce i volti, scuola frequentata, ....), ed i suoi amici.
    Infatti la rete di amici conferma che un dato individuo esiste, vive, viaggia, scatta foto a feste ed eventi, ecc...
    In un certo senso è il dilemma del Fu Mattia Pascal in chiave hi-tech.
    Google
    Le informazioni del web le trovano e le descrivono correttamente gli utilizzatori del web.
    Questo semplice enunciato che ben descrive l'algoritmo del motore di ricerca sembra un paradosso se si pensa che il motore di ricerca è lo strumento utilizzato dagli utilizzatori del web per navigare.
    La genialità di questa idea nasconde in se la semplificazione immane di un lavoro senza fine compiuto da milioni di blogger, forummisti, ... nella loro attività, in cui Google si limita a dare una semplice interpretazione formale.
    Infatti quando si scrive un articolo con determinati link e parole chiave lo si fa con uno scopo, così come il link viene menzionato perchè di interesse.
    Associando citazioni/parole chiave e link è possibile dare un volto al web-universo con un'estrema semplificazione del lavoro da compitere che invece di essere svolto da una singola compagnia, viene parcellizzato nell'attività di milioni di utenti.
    Si evidenziano quindi tre aspetti:
    - Google non offrirà mai sempre gli stessi risultati, poichè si aggiorna con l'attività di ricerca ed i link fatti dagli internauti;
    - Google mosterà come risultati migliori quelli con maggiori citazioni a parità di parole chiave (si veda la definizione del google rank page); ciò evidenzia la possibilità di fare ricerche in modo diverso fra i siti clou del momento e quelli apparentemente non citati da altri o ignoti;
    - il lavoro di Google lo fa il mondo degli internauti; comprendere cosa scrivono gli internauti, dove si recano, permette al ricercatore di informazioni di incanalarsi in differenti luoghi della rete o galassie del web-universo, per attingere a diverse informazioni (per esempio è il caso del superamento della barriera dovuta ad un differente alfabeto); più in generale alcune combinazioni di parole chiave o l'individuazione delle parole chiave rare, utilizzate per rilasciare certe informazioni, se individuate creano un canale preferenziale per ottenere da Google un link per le informazioni più rare ed importanti.
    L'esempio pratico è chi commenta nel web con una parola comune (father, mother).
    Ciò fa perdere l'individualità, ma rende praticamente impossibile risalire al commento, se non con una ricerca specifica ed accurata che non si basi semplicemente sull'username.

    Un esempio del primo punto, quando per gli attentati dell'11 settembre 2001 forum e blog si riempivano di discussioni su teorie complottiste, debunking e testimoni, Google si aggiornava con milioni di discussioni, portando in risalto materiale nuovo o nuove informazioni trovate dagli stessi utenti della rete.
    Il comportamento di Google in questa situazione potrebbe essere paragonato ad un'onda di piena che ingrossandosi in un argomento che attira internauti, alimenta se stessa.
    Questo non è il meccanismo dello tsunami di informazioni.

    In realtà a questi semplici metodi di ricerca se ne affiancano altri che per esempio considerano la difformità delle informazioni nelle reti.
    Un esempio pratico è l'archivio di Youtube.
    Non potendo indicizzare le informazioni contenute nei video, l'immenso insieme streaming di un Youtube è un ambiente spesso inesplorato, che regala notevoli quantità di informazioni, se solo si ha il tempo di ricavarle o la prontezza di distinguere quelle che valgono da quelle inutili che fanno perdere tempo.

    Materiale raro individuato come web-journalist:

    1. immagini metropolitana di new York durante le ispezioni in un sito web oggi rimosso da internet (subwwaynews)

    2. ultimo video registrato nel World Trade Center di Monika Bravo (10 settembre 2001) prima degli attentati

    3. video World Trade Center the first 24 hours, documentario mai trasmesso in Italia ricco di informazioni sul primo giorno di soccorsi

    4. video Insider World Trade Center - Zero Hours, documentario trasmesso solo in Inghilterra con immagini e documenti di notevole valore

    5. video di Jack Taliercio - riprese di WTC Plaza dopo l'impatto degli aerei, prima del crollo degli edifici

    6. interviste a terroristi di alQaeda nel documentario trasmesso solo in Francia l'11 settembre raccontato da alQaeda
      <li>immagini del monumento Bent Propeller, prima, durante e dopo gli attentati (video di William Cirone, utile per il debunking delle teorie complottiste sul World Trade Center 7)

    7. intervista di Tayseer Allouni a Osma bin Laden

    8. video dell'hadith di Osama bin Laden

    9. due video di [omesso] mai trasmessi dai media italiani ed internazionali


    Al di fuori dell'argomento attentati dell'11 settembre 2001

    1. intercettazioni di [omesso] del G8 di Genova (2001)

    2. mirror del sito Aegis.co.uk con la spiegazione dei video (aegis shooting Iraqi's for fun) creati appositamente per suscitare scalpore a chi non conosce le tecniche di difesa dagli attentati terroristici con l'uso di auto-bombe


    Oltre a queste informazioni rare, ho avuto l'onore di pubblicare circa una settantina di articoli sul blog Undicisettembre su argomenti vari, inizialmente con lo scopo di spiegare in modo semplice concetti di scienza delle costruzioni o di tecnologia dei materiali, collaborando anche a parte del peer review degli articoli del sito, alla ricerca di informazioni ed alle altre attività del gruppo.

    Edited by ingggiaco - 7/2/2013, 00:17
     
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